Vittorio Gassman moriva a Roma il 29 giugno 2000. E per ricordarlo degnamente, nel ventennale della scomparsa, la nuova kermesse cinematografica «Capri movie international film festival» ha deciso di dedicargli la mostra fotografica che funge da evento principale del suo cartellone. Intitolata «Vittorio Gassman, il mattatore», l’ esposizione è organizzata, così come l’ intero festival, dalle associazioni Capreae Sirenum Tellus e Il sogno di Ulisse in collaborazione col Centro sperimentale di cinematografia di Roma e col patrocinio del Comune di Capri. Sarà inaugurata domani alle 18 presso la sala Luigi Pollio del centro polifunzionale, dove poi potrà essere visitata fino al 19 settembre. Il festival vero e proprio, invece, si svolgerà da mercoledì 16 a sabato 19.

Le foto selezionate per comporre la mostra, tutte provenienti dall’ archivio fotografico della Cineteca nazionale, parte integrante del Centro sperimentale di cinematografia, raccontano l’ intera carriera di uno tra gli attori più importanti e iconici della storia del cinema italiano. Si parte dai primi ruoli di «attor giovane», spesso con connotazioni da «cattivo» come nell’ indimenticabile «Riso amaro» di Giuseppe De Santis (che nel 1949 lo volle come antagonista del «buono» Raf Vallone), passando poi attraverso la svolta comica iniziata nel 1958 con «I soliti ignoti» di Mario Monicelli e culminata tra il 1966 e il 1970 nella maschera picaresca del Brancaleone monicelliano, fino ad arrivare ai ruoli struggenti e spesso dolenti degli anni della maturità, con le note comiche che si stemperano man mano nella saggezza in film come «La terrazza» o «La famiglia», entrambi di Ettore Scola.

La mostra caprese riprende, non a caso, il soprannome che caratterizzò l’ intera carriera di Vittorio Gassman, quel «mattatore» che si rifà al titolo dell’ omonimo varietà televisivo di successo da lui condotto sul Programma Nazionale (la Raiuno dei primordi) e poi diventato anche un film in quello stesso 1959, con la regia dell’ amico e sodale Dino Risi. E proprio «Il mattatore» fu il primo capitolo della collaborazione tra Gassman e Risi, che assieme lavoreranno in altri quindici film nei trent’ anni successivi, tanto da rendere l’ attore una sorta di alter ego del regista, attraverso opere celeberrime che hanno fatto la storia della commedia all’ italiana e del cinema mondiale: da «Il sorpasso» a «I mostri», passando per «La marcia su Roma», «Il gaucho», «Profumo di donna», «Anima persa» fino all’ ultimo «Tolgo il disturbo» del 1990.

I lavori con Dino Risi, naturalmente, occupano una cospicua sezione della mostra, con le immagini dei film che s’ affiancano alle foto rubate sul set e ad alcuni ritratti privati dai quali emergono intatti il magnetismo dello sguardo e la fisicità prorompente che ne hanno fatto una presenza dominante nel panorama artistico nazionale.

Dopo l’ inaugurazione di domani pomeriggio, il primo «capri movie international film festival» si svolgerà poi nei giardini della Flora caprense dal 16 al 19, con le proiezioni dei trentasei cortometraggi finalisti, che arrivano da sedici nazioni e saranno valutati da una giuria tecnica composta dagli attori Nunzia Schiano, Ferdinando Maddaloni e Adriano Pantaleo.