Una filmografia praticamente sconfinata quella di Antonio de Curtis, in arte Totò. Dal 1937 al 1967 il Principe della Risata ha interpretato ben 97 film, senza considerare la sua attività teatrale, televisiva e legata alla rivista. Non c’è genere o sottogenere che non abbia affrontato, anche solo una volta. Una produzione bibliografica sterminata, che testimonia quanto grande sia stata l’influenza dell’attore partenopeo nel mondo dell’arte e, al tempo stesso, dà l’impressione che non ci sia più nulla di nuovo da raccontare. E, invece, su Totò c’è ancora molto da dire, come testimonia il libro “La paura fa Totò. Le parodie thriller & horror del principe della risata” (Cento Autori, 2020), un saggio a carattere antologico, focalizzato sugli aspetti macabri di alcuni film.

IL LIBRO
Il libro sarà presentato nell’ambito della prima edizione di Capri Movie International Film Festival, che si svolgerà dal 16 al 19 Settembre sull’Isola di Capri. L’evento – organizzato dalle associazioni “Capreae Sirenum Tellus” e “Il Sogno di Ulisse” – è stato anticipato dall’inaugurazione della Mostra fotografica “Vittorio Gassman, il mattatore” giovedì scorso presso la Sala Luigi Pollio – Centro Polifunzionale Internazionale.
Mercoledì 16 Settembre, alle ore 18, presso il Cinema Internazionale di Capri, il festival si aprirà con la presentazione del libro “La paura fa Totò. Le parodie thriller e horror del principe della risata”, alla presenza degli autori Giuseppe Cozzolino e Domenico Livigni. “La Comicità – recita la quarta di copertina – esorcizza la Paura ed in numerose pellicole Totò ha raccontato il sentimento del Terrore a modo suo, in singoli sketch all’interno di film di tutt’altro tipo o in vere e proprie parodie del genere. I risultati sono stati quasi sempre brillanti e spassosi, con punte di assoluta comicità. ‘La Paura fa Totò’ rievoca ed analizza le scene più memorabili evidenziando rimandi e citazioni ai capolavori thriller/horror con le schede tecniche dei film ed apposite sezioni dedicate a singole curiosità sul set e sulla lavorazione di queste produzioni”.
Giuseppe Cozzolino e Domenico Livigni, rispettivamente scrittore, saggista, docente di Storia del Cinema e Storia delle Comunicazioni di Massa presso l’Università di Napoli e appassionato di storia del cinema e del teatro italiano del secolo scorso, hanno compiuto proprio questa operazione “per cogliere un profondo e antico legame che unisce il grande Attore con i sostrati culturali della tradizione classica dell’humor nero e di alcuni aspetti del Futurismo”. Con l’obiettivo di evidenziare quegli aspetti presenti nei film, che evidenziano uno stile comune a molti registi per uno preciso humor nero e una comicità che opera in senso opposto ovvero facendo leva sulla paura, sul terrore.
Nel volume, i due autori hanno identificato sedici film, scelti perché nella sceneggiatura è presente questo humor nero, basti pensare alla casa nel cimitero di Totò cerca casa, alla cripta del Monaco di Monza e della Mandragola, allo spirito guida di 47 Morto che Parla e alla storia con tinte pulp di Che fine ha fatto Totò Baby?

GLI AUTORI
Giuseppe Cozzolino (Napoli, 1967) è Scrittore, Saggista, Produttore Web, Docente di Storia del Cinema e Storia delle Comunicazioni di Massa presso l’Università di Napoli (“L’Orientale”, 2001-11, “Suor Orsola Benincasa”, dal 2013). Come scrittore e giornalista si è specializzato in cinema, fumetti e narrativa pulp. Ha scritto di questi argomenti su numerose riviste specializzate (L’Eternauta; L’Altro Regno; Play Magazine; Amarcord, La Rivista del Cinematografo, M-La Rivista del Mistero) e quotidiani locali e nazionali (“Il Tempo”, “Roma”, “Il Mattino”). È co-autore dei volumi Cult Tv – L’universo dei telefilm (Falsopiano, 2000) e Planet Serial – i telefilm che hanno fatto la storia della TV (Aracne, 2004) e di una serie di saggi per antologie e riviste specializzate. È fondatore dell’Associazione/Network “Mondo Cult” dedita alla promozione del giallo, del thriller e dell’horror fra letteratura, cinema e fumetti (2009) ed ha curato – con Valerio Caprara – “Noir Factory – Laboratorio di Cinema & Scrittura” (2016) in sinergia con Scuola di Cinema di Napoli e “Serial Lab – Talk Lab sulle Serie Tv” (2019) (www.scuoladicinema.tv). Dal 2018 cura i Blog “Un Totò al Giorno” dedicato ai film del Principe della Risata, con cui realizza eventi ed iniziative sul territorio. Dal 2019 è opinionista per “Cinematografo” (Raiuno) e curatore di “Sherlock Lab – Laboratorio di Cinema e Scrittura Mystery”.

Domenico Livigni (Napoli, 1997) è appassionato di storia del cinema e del teatro italiano del secolo scorso; ha accumulato, come collezionista, una vasta raccolta di fotografie originali (oltre 200 ritraenti attori/attrici/registi), sceneggiature, riviste, libri e documentazioni inedite. Vive a Napoli, dove studia Archeologia, Storia delle Arti e Scienze del Patrimonio Culturale presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II. Nel 2017, 15 pezzi della sua collezione sono stati esposti presso le tre mostre antologiche Totò Genio. Nel 2018 ha pubblicato con Apeiron Edizioni, SERIE ORO, Totò con i 4, scritto con Ciro Borrelli. Nello stesso anno scopre una sceneggiatura inedita di un film per Totò irrealizzato, scritta da Age e Scarpelli nel 1950: Totò Pellegrino. Attualmente collabora con il quotidiano “Roma – Il Giornale di Napoli”.

 

IL FESTIVAL
A seguire, sempre il 16 settembre alle ore 20,30 presso il Cinema Internazionale di Capri, la prima serata di proiezione dei cortometraggi in gara. Le proiezioni proseguiranno anche giovedì e venerdì, sempre alle 20,30, e si chiuderà il 19 Settembre con la premiazione dei vincitori, decretati dalla giuria tecnica formata da Nunzia Schiano (presidente), Ferdinando Maddaloni e Adriano Pantaleo, e con uno speciale omaggio ad Ennio Morricone a cura della Maestra D’Arpa Vanessa D’Aversa. Sono 36 i cortometraggi finalisti della prima edizione di Capri Movie International Film Festival, provenienti dai 5 Continenti. Le nazioni rappresentate, oltre all’Italia, sono 15: Argentina, Australia, Brasile, Cina, Francia, Germania, Iran, Palestina, Portogallo, Russia, Spagna, Sud Africa, Turchia, UK, USA. Quattro le sezioni: Sguardi Animati, dedicata ai cortometraggi d’animazione; Sguardi Internazionali, alle opere provenienti dall’estero; Sguardi Italiani, per le opere nazionali; e Sguardi Campani, dedicata agli autori della Regione Campania.

Il festival, con la direzione artistica di Gisella Calabrese e Giuseppe Mallozzi, gode del patrocinio e della collaborazione del Comune di Capri e del patrocinio di Federalberghi Capri, Capri Exellence e Ascom Capri. Tra i partner Visioni Corte International Short Film Festival di Gaeta e il Centro Sperimentale di Cinematografia.